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Cronaca

La Resistenza vista dai bambini, l'Anpi Chieti celebra il 25 aprile

Si inizia venerdì 24 con la proiezione del film L'uomo che verrà e il dibattito con l'avvocato Bonetti, legale di parte civile nel processo sulla strage di Marzabotto. Sabato 25 dalle 10 alle 13 la mostra sui disegni dei bambini del ghetto di Terezin, in Repubblica Ceca

Due giorni di eventi per il 70esimo anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, a Chieti, curati dalla sezione teatina dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani), dedicata ad Alfredo Grifone, una delle vittime dell’eccidio di Colle Pineta e medaglia d’oro al valor militare. Gli eventi, come quelli dell’associazione Chieti nuova 3 febbraio, inizieranno venerdì (24 aprile), fino a culminare nella giornata del 25. Alle spese hanno partecipato Cgil, Cisl e Uil.

Una due giorni dedicata a “La guerra e la Resistenza viste con gli occhi dei bambini”, vittime inconsapevoli degli orrori di ieri e, ancora, di molti che oggi affliggono diverse parti del mondo. Dalla Siria, alla Libia, ai piccoli che solo pochi giorni fa sono rimasti vittime di una delle più grandi tragedie del mare, il naufragio di una nave che trasportava quasi 1.000 migranti.

Si parte, appunto, venerdì 24 aprile alle 17, con la proiezione del film L’uomo che verrà, di Giorgio Diritti, nella sala consiliare della Provincia. La pellicola uscita nel 2009 racconta la strage di Marzabotto, in cui nel 1944 morirono più di 700 persone. Seguirà, ad opera di alcuni attori dell’associazione Da grande voglio crescere, la narrazione dell’eccidio di Limmari (Pietransieri), borgo che oggi fa parte del Comune di Roccaraso. A novembre del 1943, su quelle montagne i tedeschi uccisero 128 persone, di cui 43 bambini. Soltanto pochi sopravvissero all’orrore e oggi il Comune dell’aquilano ha avviato le procedure per far causa ai responsabili di quella tragdia.

Alle 19.30, sempre nell’aula consiliare della Provincia, la conferenza-dibattito con Manrico Bonetti, avvocato di parte civile nel processo sulla strage di Marzabotto. Presiede Aldo Grifone, presidente dell’Anpi Chieti.

Sabato 25 aprile, oltre al presidio in piazza Martiri della Libertà, dalle 10 alle 13, l’atrio del palazzo della Provincia ospiterà la mostra “Parlo perché i bambini possano vedere un giorno nascere l’alba dai loro sogni”. Poesie e disegni, un centinaio, dei piccoli passati per il ghetto di Terezin, in Cecoslovacchia. Era l’anticamera del campo di concentramento: dei 15mila ragazzi, tutti con meno di 14 anni, che passarono per lì, ne sopravvissero un centinaio. Gli altri morirono quasi tutti ad Auschwitz.

A Terezin, di nascosto, disegnarono quel che vedevano, la smania di libertà, composero poesie sulla voglia di uscire da quelle costrizioni. Come fece Helga Weiss, sopravvissuta all’orrore, che dopo aver inviato di nascosto un disegno al padre, nella baracca degli uomini, ricevette da lui un invito ben preciso: “Disegna quello che vedi”. Schizzi di bambini vessati da uno dei drammi più grandi della storia dell’uomo che però, spiegano i componenti del direttivo Anpi, esistono ancora oggi.

POLEMICHE - Nella conferenza stampa di presentazione degli eventi, non è mancata una stilettata del vice presidente di Anpi Chieti, Giustino Zulli, al sindaco di Chieti Umberto Di Primio, anche per la protesta di qualche giorno fa davanti agli Istituti riuniti San Giovanni Battista, quando si è fatto fotografare dietro allo striscione preparato dai militanti di Casa Pound. “Ad oggi – ha detto – non ci sono ancora manifesti celebrativi del 70esimo anniversario della Liberazione. Il sindaco è tenuto a rievocare questa data, se vuole essere il rappresentante di tutti i cittadini. Ma sempre più spesso, oggi, si assiste ad un atteggiamento di rimozione”.

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