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Cronaca

M5S contro project financing per il nuovo ospedale: "Sborseremo 742 milioni in 30 anni"

I consiglieri regionali Marcozzi e Pettinari e quelli comunali Argenio e D'Arcangelo hanno analizzato il progetto

“La più grande speculazione finanziaria a danno dei cittadini abruzzesi". Parola dei consiglieri del Movimento 5 stelle, che questa mattina (martedì 15 marzo) hanno convocato una conferenza stampa in Regione, a Pescara, per dire la loro sul project financing per il nuovo ospedale di Chieti. Alla conferenza stampa hanno partecipato la capogruppo in consiglio regionale Sara Marcozzi, il consigliere regionale Domenico Pettinari e i consiglieri comunali di Chieti Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo. 

“Un ospedale - esordisce Marcozzi - che ci viene raccontato come ‘nuovo di zecca per Chieti’ e a costo zero, stante il ricorso alla procedura di project financing capitanato dal Gruppo Maltauro, balzato alle cronache per gli scandali Mose ed Expo, per quest’ultimo l’amministratore fu arrestato, ma che, in realtà, nel Piano Economico e Finanziario (Pef) del progetto rivela come gli unici incredibili vantaggi siano per il privato proponente”. 

Parlano di un investimento del privato per 54 milioni, per un importo complessivo dei lavoro di 278 milioni. “La Asl, quindi la Regione, gli abruzzesi sborseranno in 30 anni l’iperbolica cifra di 742 Milioni di euro in più per avere stessi servizi e stesso numero di posti letto.  E ancora, cifre da capogiro se ci si ferma a guardare con attenzione: quasi 120 milioni di euro in oneri finanziari e oltre 150 milioni di euro in tasse e imposte che il piano economico della società scarica sulle tasche degli abruzzesi”. 

I consiglieri hanno analizzato i costi del progetto “che andranno - spiegano - ben oltre quelli di progettazione e realizzazione”. “I proponenti Maltauro spa, Finanza e Progetti spa e A.B.C. Nocivelli spa in collaborazione con studio Altieri - proseguono - hanno stimato, da quanto si legge, un costo totale costruzione di 143 milioni di euro più Iva, 36 milioni e mezzo di spese tecniche e progettazione, 22 milioni e 200mila  di costi di proposta, sviluppo e assicurazioni. Per un importo complessivo di 201 milioni, oltre Iva, interessi e costi finanziari: 278 milioni di euro in totale”.

“A leggere il Pef - aggiungono - il privato di milioni propri ne investe (e rischia, dunque, solo 54,3, mentre tutto il resto sarà finanziato da tre linee di credito sulle quali si pagheranno salatissimi interessi. Durante la realizzazione del nuovo Ospedale e per i 30 anni successivi, la gestione dello stesso e di gran parte dei servizi connessi sarà demandata a una Società di Progetto al prezzo di occasione di 1 milione e 600mila euro oltre Iva, di cui 500 mila per la gestione amministrativa e finanziaria, 610 mila per direttore generale e staff”. Spese, queste ultime, “che saranno completamente a carico dei contribuenti, nonostante gli abruzzesi paghino già profumatamente e con le loro tasse i dirigenti Asl: direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo”.

Secondo quanto analizzato dai consiglieri a 5 stelle, alla Asl spetterà pagare per 30 anni alla Società di progetto “un canone annuo corrispettivo di disponibilità (per l’utilizzo di edifici) quantificato in 30 anni in 408 milioni e 600mila euro, un canone annuo per Corrispettivo per Servizi di Facility Management per la gestione di svariati servizi che le faranno spendere ingenti risorse in più quantificate in 30 anni in 435 milioni per manutenzione opere edili, manutenzione aree verdi, tecnica e servizion energia, pulizia, sanificazione, sterilizzazione, ristorazione, logistica, manutenzione tecnica apparecchiature medicali, gestione laboratori biochimica, radiologia e medicina nucleare; un canone annuo per Corrispettivo Fornitura Attrezzatura e Arredi, che ci costerà 23 milioni in più; oltre a rinunciare – perché la gestione sarà ceduta al privato - ai proventi delle attività commerciali stimati in 23 milioni e 600mila euro per parcheggi, affitto locali commerciali”. 

“Riteniamo che sia più economico per la Asl non ricorrere al project financing e finanziare l’opera autonomamente con risorse proprie o, eventualmente se necessario, col ricorso alla Cassa depositi e prestiti. Avallando questo progetto rischiamo di indebitare l’Abruzzo per l’eternità. Nessun posto letto in più, nessun servizio aggiuntivo. Del resto così mai potrebbe essere dal momento che posti letto e reparti saranno decisi nella riorganizzazione della sanità di cui si sta occupando Paolucci alla luce del famigerato decreto Lorenzin. Abbiamo già esempi di sanità andata in malora a causa del ricorso al project financing, basti guardare al Veneto che Zaia ha ereditato da Galan. Crediamo che questo disastro debba essere evitato in Abruzzo”.

“Ci domandiamo anche come abbia fatto il sindaco di Chieti Di Primio a dichiararsi favorevole all’opera senza averne visto la reale portata – dichiarano i consiglieri Movimento 5 stelle al Comune di Chieti Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo – nessun servizio in più per l’ospedale della nostra città né per i teatini, solo ingentissimi costi in più per tutti i cittadini abruzzesi, compresi i nostri concittadini”.

“Insomma - concludono i portavoce dei 5 stelle - si delinea all’orizzonte l’ennesima speculazione del privato a danno del pubblico e dei meno informati. Quelli che verranno, da oggi in poi, saranno atti, decisioni e spese che, per le loro modalità e la loro essenza, andrebbero chiarite, rese note e verificate con attenzione, perché si rischia di far passare per “progetto a costo zero” per la collettività quello che, in realtà, appare come una delle più grandi speculazioni finanziarie che si siano mai viste in Abruzzo”.

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