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Salute, in Abruzzo 8 persone su 10 si rivolgono a 'dottor Google'

E' il dato più elevato a livello nazionale, molto superiore alla media che si ferma al 57%. Il dato abruzzese sulla rinuncia alle cure per questioni economiche però è più basso della media nazionale

In Abruzzo quasi 8 cittadini su 10 (76,7%) ha usato almeno una volta internet per avere informazioni su cure e diagnosi. Si tratta del dato più elevato a livello nazionale, molto superiore alla media che si ferma al 57%.

È quanto emerge dall’indagine Tech4Life, voluta da Confindustria Dispositivi Medici, Federazione di Confindustria che rappresenta le imprese dei dispositivi medici, e realizzata da Community Media Research.

Il dato abruzzese sulla rinuncia alle cure per questioni economiche però è più basso della media nazionale. In Abruzzo infatti solo il 16,7% dichiara di non aver potuto effettuare visite ed esami per questioni economiche contro il 17% della media nazionale.

Dall’indagine emerge anche che i cittadini della Regione sono meno propensi alla prevenzione (60% ha fatto esami di propria iniziativa negli ultimi 2 anni contro il 62,6% della media nazionale).

“Un utilizzo corretto delle tecnologie mediche mediato dai medici – ha dichiarato il presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Massimiliano Boggetti - è la chiave di una Sanità migliore e maggiormente disponibile per i cittadini. Pertanto una corretta informazione sull’uso appropriato delle tecnologie sanitarie genera valore sul paziente e risparmi per il sistema sanitario. Per questo con l’indagine Tech4life abbiamo voluto fare un punto sulla consapevolezza degli italiani del valore delle tecnologie e delle nuove frontiere della medicina. Vogliamo favorire ladivulgazione coinvolgendo il mondo scientifico e le istituzioni, che svolgono un ruolo cruciale in questo processo. Dobbiamo fare in modo che l’informazione corretta ed equilibrata sulle nuove possibilità di prevenzione e cura diventi sempre più centrale soprattutto sul web, dove le persone cercano sempre più spesso la risposta ai proprio bisogni di salute”.

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