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Salute

Buone pratiche sull'Urologia ai tempi del Coronavirus: Schips contattato dall'associazione portoghese

Il primario dell'ospedale di Chieti ha fornito alcuni elementi utili per il trattamento dei pazienti al presidente Monteiro

Il direttore dell’unità operativa complessa di Urologia aziendale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Luigi Schips, è stato contattato dal presidente dell’associazione portoghese di Urologia, Luís Abranches Monteiro, per un confronto sulle misure da adottare per gestire in ambito urologico i pazienti positivi al Coronavirus.

Un confronto utile e necessario tra professionisti della sanità di tutto il mondo, nel corso di questa emergenza sanitaria.

“L’obiettivo - spiega Schips - era dare ai colleghi portoghesi gli strumenti utili per affrontare la crisi, sfruttando il vantaggio temporale dato dal minore numero di contagi in Portogallo. Abbiamo discusso della necessità di istituire percorsi Covid e non Covid, in modo da garantire l’assistenza anche ai pazienti non affetti dalla malattia respiratoria. Abbiamo inoltre suggerito di iniziare precocemente uno screening di tutti i pazienti candidati a intervento chirurgico prima del ricovero, al fine di evitare che il reparto stesso diventi un focolaio infettivo”. 

I due docenti universitari hanno discusso del triage delle patologie da trattare e della necessità di dare priorità alle urgenze e alle patologie oncologiche. Schips ha inoltre ricordato che anche il personale dell’Urologia si è reso disponibile ad affiancare i colleghi internisti nei reparti Covid, come i medici Francesco Berardinelli e Romina Iantorno, impegnati in prima linea nell’area Covid dell’ospedale di Chieti, sotto la direzione di Francesco Cipollone. 

Al termine della videoconferenza, Schips e Abranches Monteiro si sono salutati con l’auspicio di trovare occasioni di incontro, in Italia o in Portogallo.

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