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Venerdì, 19 Aprile 2024
Alimentazione

Se anche la pasta in bianco fa ingrassare: calorie e informazioni utili a tutti

Non è dietetica, non è light e sicuramente non è priva di calorie

È vero che i condimenti incidono molto sulle calorie e sul gusto, ma mangiare la pasta in bianco per non ingrassare non è una mossa così furba. No, non è dietetica, non è light e sicuramente non è priva di calorie.

Un piatto di pasta in bianco da 100 grammi circa, pesata a crudo, apporta 360 Kcal. E, se ci pensate, per essere un piatto privo di qualsiasi gusto, non è poi così leggero. In più è ricco di zuccheri e la bilancia lo sa bene.

In sostanza, la pasta in bianco fa ingrassare, esattamente come tutti gli altri alimenti che vantano un ricco apporto calorico. Tutta colpa dei carboidrati, allora? Facciamo chiarezza e cerchiamo di capire qualcosa in più sul mangiare sano e light.

Grassi o zuccheri: cosa sapere sui carboidrati

Pensare che i carboidrati siano “grassi” non è corretto. Il quantitativo di grassi presenti nei carboidrati è praticamente nullo, cosa che non possiamo affermare per quanto riguarda la presenza di zuccheri. Gli zuccheri presenti nei carboidrati vengono assorbiti dal nostro intestino causando un diretto aumento della glicemia, un dato significativo per comprendere quanti zuccheri sono presenti nel sangue. Un eccessivo consumo di carboidrati comporta quindi un elevato valore glicemico, che scatena nell’organismo l’innalzamento dell’insulina e che, a lungo andare, può davvero essere dannosa per la salute. Basti pensare alle patologie di insulino-resistenza o alla comparsa del diabete di tipo 2.

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Quanto bisogna mangiare? Dritte sulla quantità

Affermare che una semplice pasta in bianco sia dannosa è eccessivo, ma avendo illustrato le conseguenze dirette che i carboidrati hanno sull’organismo, è lecito affermare che il segreto stia nella quantità e nella frequenza con la quale si consuma la pasta. I carboidrati immessi nel corpo, infatti, possono svolgere tre funzioni distinte:

  • produrre energia chimica
  • depositarsi sotto forma di glicogeno
  • trasformarsi in grassi

Consumando quantità ridotte e calibrate di carboidrati, quindi, saremo in grado di produrre la giusta energia da consumare nell’arco della giornata senza eccedere con gli zuccheri e senza pericoli per la salute. Al contrario, una quantità sopra la media – aggiunta al consumo di zuccheri presenti in altri alimenti – possono farci ingrassare considerevolmente.

Il rischio di avere sempre fame

Il senso d’appagamento e di sazietà che fornisce un piatto di pasta in bianco è certamente superiore ad un’insalata, è altrettanto vero che subito dopo esserci fatti una scorpacciata di carboidrati ci sentiamo spesso stanchi, senza forze e sonnolenti. Non sono sensazioni da sottovalutare e, soprattutto, non sono casuali: il brusco calo della glicemia – anche detta ipoglicemia postprandiale – non solo ci fa sentire senza forze, ma aumenta anche il senso di fame. Ciò significa che, in conseguenza di un calo energetico importante, avremo anche voglia di mangiare di più. Un brutto circolo vizioso che rischia non solo di farci ingrassare, ma anche di sviluppare patologie come arteriosclerosi e diabete.

Condimenti: come sceglierli?

Sembrerebbe che il “segreto” stia tutto nelle quantità del nostro piatto di pasta in bianco, ma è bene analizzare anche le possibili criticità dettate dai condimenti. Per rendere più golosa la pasta bianca, che come abbiamo visto parte già da una base calorica alta, solitamente si opta per un po’ di burro, pensando di rimanere sul leggero. Niente di più errato: 25 grammi di burro e 80 grammi di pasta arrivano da soli a 470 kcal, ovvero 1/3 del fabbisogno calorico giornaliero di una persona adulta con vita sedentaria, come quella che si può avere lavorando in un ufficio.

Mai sottovalutare la potenza delle proteine

Abbiamo capito come un semplice piatto di pasta in bianco non sia poi così “leggero” e salutare, ma non dobbiamo per questo rinunciare a coccolarci quando abbiamo voglia di carboidrati. Semplicemente, è necessario imparare a bilanciare correttamente gli alimenti all’interno di un piatto, aggiungendo quelli che sono in grado di abbassare l’apporto glicemico: le proteine. Un piatto di pasta condito con pomodoro e macinato di bovino magro, ad esempio, ci regalerà una digestione più lenta e – soprattutto – un rallentamento dell’assorbimento degli zuccheri, non comportando quindi variazioni nella glicemia. Ecco alcuni esempi perfetti per condire la vostra pasta in maniera equilibrata e sana:

  • tonno pomodoro
  • pollo e peperoni
  • funghi e zucchine
  • con macinato di manzo magro e zucchine
  • con salmone e prezzemolo
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