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Test sierologici, in tanti non rispondono. Croce Rossa chiarisce: "Le chiamate dallo 06.5510 non sono una truffa"

In corso i test per mappare la diffusione del coronavirus sul territorio nazionale ma c'è ancora troppa diffidenza e in molti non hanno risposto al telefono. L'appello del presidente della CRI

"I volontari e colleghi della Croce Rossa stanno lavorando senza sosta per questo servizio importante per le nostre comunità. Se ricevete una chiamata dal numero che inizia con 06.5510 è la Croce Rossa Italiana, non è uno stalker, non è una truffa telefonica, ma è un servizio che potete rendere al vostro Paese attraverso un piccolo prelievo venoso".

È l'appello lanciato da Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana, dopo che in molti non stanno rispondendo alle chiamate dei volontari per partecipare all'indagine sierologica cominciata lunedì scorso.

Le persone selezionate vengono contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue, prelievo che potrà essere eseguito eventualmente anche a domicilio. L'invito della CRI è a rispondere al telefono.

"Procederemo a chiamare anche su cellulare, anche con sms dalla giornata odierna. Se compare il numero 06.5510 rispondete e mettetevi a disposizione".

I volontari della Croce Rossa di Chieti in questi giorni stanno provvedendo a contattare 533 cittadini dei comuni di Chieti, Francavilla al Mare, Ortona, Guardiagrele, San Giovanni Teatino, Bucchianico e Arielli per fissare un appuntamento presso il centro prelievo Asl ed effettuare l'indagine. In Abruzzo sono oltre 5mila i cittadini coinvolti. 

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