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Al teatro Argentina di Roma i testi dell’autore teatino Luigi Colagreco su musiche di Shor

Autore dei testi di due arie di opera lirica all’In Musica Roma Festival, diretto dal M° Giuliano Mazzoccante

Luigi Colagreco, poeta e compositore teatino, sarà a Roma al teatro Argentina - domani, lunedì 9 luglio alle 21 - per l’inaugurazione della prima edizione dell’ In Musica Roma Festival, organizzato dalla European Foundation for Support of Culture (EFSC) e diretto da un altro grande e  talentuoso figlio dell’Abruzzo, il M° Giuliano Mazzoccante.

Colagreco figurerà come autore e co-autore dei testi di due arie - rispettivamente di Intro e Aria della Dama Bianca e Ode ad Anna - le cui musiche sono state scritte da Alexey Shor, compositore maltese, tra gli esponenti più attivi del panorama internazionale contemporaneo. 

In particolare, la prima aria è un testo scritto ex novo partendo da suggestioni visive suggerite dall’autore delle musiche; la seconda - Ode ad Anna - presenta una rielaborazione di moduli poetici encomiastici di Michail V. Lomonosov. Per questo progetto, Colagreco ha fatto tesoro anche della passata esperienza di paroliere di brani di musica pop “cercando di arrivare ad uno stile piano e di agevole leggibilità”.

Sul palco dell’Argentina saliranno l'Orchestra Roma Tre e il soprano Veronika Dzhioeva (vincitrice del Premio Paradise per la sua performance come Lady Macbeth). Dirige Alexander Sladkovsky, direttore russo attivo ai quattro angoli del pianeta. Il festival andrà avanti fino al 17 luglio, ospitando anche un concorso internazionale per pianisti.

“L’incontro con Alexey Shor - racconta Colagreco - risale alla primavera di quest’anno. È nata subito una collaborazione stimolante, che mi ha permesso di riportare in primo piano la mia passione per il melodramma, coltivata sin dai tempi del Conservatorio. Ma, soprattutto, questo incontro mi ha dato l’opportunità di elaborare la parte letteraria su musiche già composte e strutturate. Come autore, infatti, in passato, mi ero dedicato alla scrittura librettistica, precisamente con l'opera Saturno, ma in quel caso la colonna sonora, scritta a quattro mani da me e da Fabio Colucci, era nata e si era sviluppata insieme al testo”.

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