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Lotta alla processionaria a Lanciano: i trasgressori rischiano una multa fino a 3 mila euro

Con l'ordinanza firmata dal sindaco Pupillo, proprietari e amministratori di condominio sono obbligati a ispezionare tutti gli alberi e a provvedere alla bonifica

Il sindaco di Lanciano Mario Pupillo ha firmato l'ordinanza n.77 del 5 marzo 2019, che impone ai privati proprietari e agli amministratori di condominio che gestiscono aree verdi di contrastare la presenza nel territorio comunale della “processionaria del pino” (nome scientifico Traumatocampa pityocampa).

Questo particolare tipo di farfalla costituisce una minaccia per la produzione e la sopravvivenza di alcune specie arboree e può costituire un rischio anche per la salute delle persone e degli animali. I proprietari e gli amministratori di condominio che hanno in gestione aree verdi private devono dunque effettuare tutte le opportune verifiche e ispezioni sugli alberi presenti nelle loro proprietà per accertare la presenza di “nidi” della processionaria, con obbligo della rimozione e la distruzione dei nidi, come stabilito dal decreto ministeriale 30 ottobre 2007. Particolare attenzione va posta nei confronti delle specie di alberi soggette all'attacco del lepidottero: pino silvestre (Pino sylvestris), pino nero (Pino nigra), pino strobo (Pinus strobus), e tutte le altre aghifoglie in genere.

Nel caso in cui venisse riscontrata la presenza di nidi di processionaria del pino, proprietari e amministratori di condominio dovranno immediatamente intervenire rivolgendosi a ditte specializzate per la rimozione e la distruzione dei nidi e l’attivazione della lotta guidata come da disposizioni dettate dalla Regione Abruzzo. A lavori ultimati è necessario comunicare l'esito della bonifica al Settore Ambiente - Ufficio Igiene Sanità del Comune di Lanciano e al Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica (SIESP) della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti.

Le sanzioni per i trasgressori dell'ordinanza, su cui sono chiamati a vigilare Carabinieri Forestali e Polizia Municipale, vanno dai 500 ai 3000 euro.

Il bruco di questo lepidottero è dotato di una peluria urticante che può provocare irritazioni cutanee, oculari e alle vie respiratore quando è allo stato larvale. Gli uffici preposti sono già allertati e sono previsti interventi rapidi dove sono stati già identificati dei nidi poiché è necessario agire sui bozzoli per una soluzione efficace.

La Regione Abruzzo indica due tipi di procedura di lotta alla processionaria: meccanica, con sportazione e bruciatura dei rami con nidi entro il mese di marzo; microbiologica (bacillus thuringiensis), contro le larve di prima e seconda età da fine agosto a tutto settembre. Inoltre è consigliabile l’impiego, in giugno e luglio di trappole a feromoni per il monitoraggio dei voli e/o la cattura in massa di insetti adulti.

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