Montelapiano, "Ok aiuti per la spesa ma il paese non rinasce"
Il sindaco Arturo Scopino parla del vero dramma del paese dove sono rimasti solo 53 residenti, gli emigrati non torneranno quest'estate e non si prevedono aiuti: "Riprendiamo la vita contadina"
Ripartire da quello che hai: la terra. Ne è convinto il sindaco di Montelapiano Arturo Scopino che commenta la ripartizione dei fondi assegnti dal Governo ai Comuni per la solidarietà alimentare.
"Il dramma non sono i 680 euro che arriveranno con l'ordinanza alimentare, quelli li darò a quelle persone, con figli, che lavoravano in nero, magari per qualche settimana faranno la spesa. Il dramma sarà che le 53 persone che vivono a Montelapiano resteranno sole e isolate anche questa estate" spiega il sindaco del paese all'Ansa ricordando che dei mille abitanti degli anni '50 la maggior parte è emigrata a Ottawa.
"Sarebbero ritornati a centinaia come sempre da maggio ad agosto. Ora non torneranno e il paese non rinascerà". A Montelapiano l'età media è altissima, "ci sono poi 6 o 7 'giovani' che lavorano alla Sevel di Atessa, nessun negozio, zero cultura informatica".
Il sindaco non ha dubbi: "Questo sarà il momento del ritorno a coltivare orti e animali. Ad una certa autosufficienza, ad una riflessione sui modelli della nostra vita, piccole cose con le quali ci si difende meglio dal mondo esterno. Gli emigrati non tornano, inventiamoci altri lavori - propone - riprendiamo la vita contadina".