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Fase 2: attività all'aperto, il Soccorso Alpino e Speleologico raccomanda prudenza

I consigli del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per gli amanti della montagna, alla luce delle recenti ordinanze

L'ordinanza del presidente della Giunta Regionale n. 52 del 30 aprile consente in Abruzzo, ai residenti o con domicilio nel territorio regionale, allenamenti esercitati individualmente e con il rispetto dei dispositivi di protezione individuale e misure di distanziamento sociale. 

Tra le attività sportive individuate vi sono anche quelle che contemplano la frequentazione dell’ambiente montano.

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha stilato alcuni consigli invitando gli appassionati a valutare attentamente le attività da svolgere in media o alta montagna "che richiede, però, di osservare ulteriori regole, pertanto agli amanti dell’outdoor è rivolto un appello alla prudenza e al buon senso".

Muoversi in montagna, compiere attività motorie, stare all'aria aperta sì ma in sicurezza e senza rischiare l’incidente.

Queste le regole da rispettare, oltre ovviamente alle recenti disposizioni di legge.  

1)    Informarsi attentamente sulle disposizioni in vigore nel territorio dove si intraprende l’attività.

2)   Pianificare gli spostamenti, sentieri ed escursioni spesso superano i confini regionali: potrebbero essere in vigore altre normative e lo spostamento fuori regione non è al momento consentito. 

3)   Attenzione alla forma fisica! Dopo quasi tre mesi di astensione da ogni attività, la montagna va affrontata per gradi. Il rischio incidente, in persone non allenate, aumenta.

4)   Non avventurarsi da soli, se possibile, in montagna. Muoversi nel rispetto delle misure di legge, con i DPI (mascherina e guanti) e mantenendo le distanze di sicurezza, ma l’aiuto di un compagno in caso di emergenza può essere determinante. 

5)   Comunicare ai familiari l’itinerario che verrà percorso, e portare sempre al seguito un cellulare per eventuali richieste di soccorso. 

6)    Evitare attività a rischio: sono al momento vietate le attività ad alta intensità e potenziale rischio, che vanno oltre le escursioni.

7)    Nell'eventualità di un incidente ricordiamo di chiamare il Numero Unico per l’Emergenza 112, richiedendo l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico.

La sezione dell’ordinanza che in Abruzzo contempla ml'attività montana è la seguente:

Al n.52 si legge: “1. che sono consentiti all’interno della Regione Abruzzo, ai residenti o con domicilio nel territorio regionale, allenamenti esercitati individualmente e con il rispetto dei dispositivi di protezione individuale e misure di distanziamento sociale, per le seguenti attività sportive: trekking, parapendio in singolo, ciclismo, (bicicletta e mountain bike), bocce, canottaggio individuale, canoa kayak individuale, windsurf, barca a vela, atletica leggera svolta in forma individuale, golf, sport rotellistici, pesca sportiva di superficie e subacquea, sport equestri non di squadra, tennis singolo, tennis a volo singolo e badminton singolo, tiro con l’arco, tiro a segno, tiro sportivo con armi da fuoco lunghe e corte, da lancio, aria compressa (tiro al volo, tiro al piattello, tiro dinamico e statico) praticato nei campi da tiro, tiro sportivo da caccia (tiro di campagna, english traing sport, tiro a palla, tiro con l’arco da caccia, field target), sport motociclistico, go kart, arrampicata in falesia o esterno – purché siano mantenute le distanze di sicurezza tra l’arrampicatore ed il compagno di sicura. Per le citate attività sportive è vietato avvalersi delle strutture ad uso comune quali spogliatoi, bar interni, docce;

2. che sono consentite le attività sportive paraolimpiche senza necessità di assistente sportivo;

3. che è consentito ai cinofili riconosciuti di praticare l’addestramento agility, la disciplina del cinowork, sleddog”.

All’ordinanza segue poi la seguente precisazione: “

Sono consentiti gli spostamenti individuali all’interno del territorio regionale per finalità sportive.

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