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'Esaltare la cultura è segno di civilità': il Giardino delle pubbliche letture va avanti

Il bilancio delle attività estive presentato in conferenza stampa al Convitto G.B. Vico. L'obiettivo è stimolare la "ricucitura" della città intorno alle attività culturali

30 associazioni coinvolte, 420 persone impegnate nell'organizzazione, 23 serate con più di 40 incontri, Oltre 5000 spettatori partecipanti. Questi i numeri dell'edizione 2018 (18 luglio - 8 settembre) dell’iniziativa culturale “Il Giardino delle Pubbliche Letture" presentati stamane nell'aula Manzini del Convitto G.B. Vico. Un resoconto dell’iniziativa culturale giunta alla sua terza edizione e nata sotto la spinta del Comitato Cittadino per la salvaguardia e il rilancio di Chieti.

"L'esperienza sviluppatasi nel corso delle tre edizioni delle "Pubbliche Letture" - fanno sapere del Comitato - ha permesso di dare vita, andando oltre l'intenzione di partenza, a un vero e proprio laboratorio sperimentale di progettazione culturale partecipata. L'assunzione di responsabilità e l'esercizio di cittadinanza attiva hanno favorito un contesto facilitatore di relazioni, di proposte di collaborazioni e di creatività in cui si sono ritrovati tutti: associazioni, gruppi informali, singoli, artisti, complessivamente quattrocentoventi persone in movimento che hanno dato anima e vita ai luoghi, creando alleanza anche con Istituzioni di rilevanza e dando credibilità ai progetto".

Sono sei i luoghi che sono stati coinvolti, quali location di prestigio delle varie iniziative. Dal Giardino Chiostrale G.B. Vico, Piazza San Pio X-Villaggio Celdit, Parco della Rimembranza fino alle Terme romane, Palazzo Zambra, Chiesa Santa Maria del Tricalle. Questi ultimi tre luoghi di diretta competenza della Soprinendenza Abruzzo.  

"Quando poco più di un anno fa arrivai a Chieti - spiega la Soprintendente Rosaria Mencarelli - ricevevo spesso le comunicazioni da parte del comitato cittadino. Dopo aver presenziato ad un paio di iniziative ho notato una partecipazione attenta e convinta da parte degli spettatori. Ho avuto la netta percezione di una forza culturale che è mio dovere sostenere in considerazione dell'istiuzione che rappresento. Restituire le terme romane alla città è stato un atto dovuto. L'obiettivo ora è far si che restino aperte anche la mattina per darne una funzione di "giardino urbano" all'interno del quale poter passeggiare o leggere un libro".

Stimolo alla "ricucitura" della città che appare ancora frammentata, l'iniziativa può essere un'occasione per costruire una relazione organizzata tra le componenti sociali e istituzionali della comunità.

Chieti per storia e tradizione non può essere poco presente nel panorama degli eventi culturali. L'auspicio è che si vada a creare una forte spinta da parte delle forze sociali e istituzionali intorno a progetti concreti in cui letteratura, musica e arte si integrano ai "luoghi" e all'economia del territorio. Esaltare la cultura è segno di civiltà.

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