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Martedì, 16 Aprile 2024
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Il panino con la pecora alla callara è "Fregno": un teatino a Milano crea lo street food abruzzese

Giacomo Verzulli, noto a Chieti per i panini gourmet di Centrale Trivigliana, apre in Lombardia il furgoncino che porta in strada i sapori della transumanza, con il complimento più diffuso d'Abruzzo

Non c'è abruzzese che, almeno una volta nella vita, non abbia esclamato una parola praticamente intraducibile, per sottolineare la bellezza di un oggetto, l'entusiasmo per un evento, la simpatia di un amico: "fregno"! Un'esclamazione a tratti anche un po' volgare, che però ben rappresenta il nostro vernacolo, fatto di termini coloriti ed esplicativi, incomprensibili a chi non abbia almeno un quarto di sangue abruzzese. 

Oggi, "Fregno" diventa un simbolo della buona gastronomia abruzzese, grazie a Giacomo Verzulli, noto a Chieti per aver creato Centrale Trivigliana e i suoi panini gourmet. Archiviata l'esperienza in casa, trasferitosi a Milano, il giovane teatino ha messo da parte la sua laurea in Architettura per seguire nuovamente la sua passione per la cucina e per i sapori d'Abruzzo. E ha ideato Fregno (Organic sheep street food), food truck che da fine mese viaggerà sulle strade milanesi per far assaporare i panini con la pecora alla callara, ricetta tipica della tradizione contadina, che evoca i sapori della transumanza e di un mondo perduto.

Ecco come, sulla pagina ufficiale di "Fregno", il suo ideatore presenta il progetto: 

Non “ganzo”, né figo, né forte, né bello. Il vero abruzzese dice fregno. Il progetto nasce dall’idea di portare tra le vie di Milano un’antica ricetta abruzzese, la Pecora alla Callara, rivisitata in chiave street food. Per realizzarlo ho scelto alcune tra le migliori eccellenze abruzzesi, un truck dall’allestimento essenziale, un nome semplice e diretto, tipicamente dialettale, che sta per “bello o buono”.

La Pecora alla Callara è una antica ricetta risalente ai tempi della transumanza quando, lungo il cammino, i pastori consumavano carne di pecore ormai vecchie, cuocendola nelle apposite callare (tipiche pentole in rame). In Fregno la propongo secondo un format accessibile a tutti: il panino.

Un importante lavoro di ricerca mi ha portato a scegliere piccole e virtuose realtà abruzzesi per la fornitura delle materie prime, puntando sulla biologicità e sulla qualità del prodotto, sul rispetto dei processi naturali e delle filiere corte. Porto su ruota l’Abruzzo più bello e buono: FREGNO appunto.

La sua idea di "street food della tradizione" è finita persino sulle colonne online del Gambero Rosso. Non solo per l'originalità di far assaporare in Lombardia sapori d'Abruzzo in una veste innovativa, ma anche perché utilizzerà solo prodotti abruzzesi doc: dai formaggi di Gregorio Rotolo, di Scanno, al pane di Adriano Del Mastro, originario di Campo di Giove (L'Aquila) e trapiantato a Monza. 

A bordo di un furgoncino Piaggio Porter, Giacomo servirà la carne che, dopo essere arrivata dall'Abruzzo, sarà cucinata in laboratorio nel rigoroso rispetto dei lunghi processi previsti dalla ricetta originale. 

La ricetta della pecora alla callara

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