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Non solo Covid: "Ricoverata in ospedale, dietro quelle mascherine c'è tanta umanità"

La testimonianza di un'insegnante di Bucchianico, costretta al ricovero durante la pandemia all'ospedale di Penne

Gli occhi che sorridono, l’umanità, le premure e tanto altro - quando c'è - arrivano anche se dietro una mascherina. In tempi di pandemia anche chi è ricoverato in ospedale per patologie non Covid-19 può trovare tutto questo nei medici e negli infermieri che lo assistono. È quanto testimonia Stefania Di Menna, insegnante di Bucchianico ricoverata all’ospedale di Penne, nel reparto di Chirurgia Generale diretto dal professor Franco  Ciarelli.

“In questi giorni di grande difficoltà - racconta -  ho scoperto davvero l’umanità di un’equipe di professionisti pronti ad essere il vero sostegno, per chi vive quotidianamente il dolore e lo sconforto. Sin dal primo momento ho avuto modo di sentirmi accolta, assistita e soprattutto ascoltata. Il primario presta attenzione alla narrazione del paziente, lo segue in ogni suo piccolo passo, lo rassicura, lo incoraggia, dà delucidazioni e chiarimenti su tutto”.

E poi ci sono i medici nascosti dietro il camice, con la mascherina, i guanti e la visiera che Stefania fuori dall’ospedale non saprebbe riconoscere ma che resteranno impressi nella sua mente con i loro gesti e le loro scelte professionali dettate dal cuore.

“Seppure, come nel mio caso è difficile trovare una diagnosi, non si rimane in superficie, ma si cercano tutte le strade possibili e percorribili. L’umanità dei medici, il prendersi cura dell’altro è quello che si vive davvero in questo reparto. Anche gli infermieri e il personale socio-sanitario – continua Stefania - lasciano trasparire una grande professionalità mista a vera solidarietà ed amorevolezza. Sempre disponibili e pronti ad aiutare il paziente, con modi affabili e tanta premura, anche quello più insofferente”.

In un tempo in cui le mascherine ci impediscono di sorridere, sono gli occhi il vero specchio dei nostri cuori. 

“Se il Covid ci ha destabilizzato e ci ha impedito e ci impedirà di continuare a vivere una vita come nel passato, a me ha fatto un grande dono: quello di conoscere queste straordinarie e belle persone”.
 

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