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Coronavirus in Abruzzo: un caso positivo e zero decessi

Il bollettino di giovedì 11 giugno diffuso dalla Protezione civile

Solo un caso postivo in più in Abruzzo su un totale di 1295 tamponi analizzati (0.07 % di positivi sul totale) e zero decessi.

Sono 81 i pazienti (-2 rispetto a ieri)  ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 5 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 453 (-9 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 539, con una diminuzione di 11 unità rispetto a ieri. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 453 pazienti deceduti (invariato rispetto a ieri); 2275 dimessi/guariti (+12 rispetto a ieri, di cui 117 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2158 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).

In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 3266 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, dall’Università di Chieti e dal laboratorio dell’ospedale dell’Aquila.

Il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale alla Sanità fa sapere che dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 87566 test, di cui 81425 sono risultati negativi. Del totale dei casi positivi, 246 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 825 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 1534 alla Asl di Pescara e 662 alla Asl di Teramo.

La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.

Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all’altro, anche in presidi di Asl differenti.

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