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Chieti ‘città degli innamorati’, Finarelli registra il marchio: “Ora chiediamo i diritti d’autore”

Secondo il presidente del club “Automoto Storiche Chieti”. se le altre città vorranno fregiarsi dell’appellativo, dovranno pagare un compenso al Comune

“L'amore per Chieti mi ha spinto ad elaborare un progetto che ha scopo di dare alla nostra città un sostanzioso contributo economico e turistico”. A parlare è il presidente dell’associazione “Automoto Storiche Chieti”, Gianmichele Finarelli, che fa sapere di aver “registrato circa 50 marchi alla voce ‘innamorati’ che metto a disposizione gratuita del Comune”.

Questo il progetto ideato da  Finarelli:

"Mi sono posto il problema di trovare una caratteristica rendesse Chieti unica fra le altre e, di conseguenza, con un'attrattiva turistica particolare. L'amore è un sentimento che è insito nel genere umano e nessuno di noi resiste alla tentazione di visitare un luogo dedicato agli innamorati. I numerosi marchi sinora registrati, una cinquantina, frutto di molte notti insonni, hanno il compito anche di impedire alla "concorrenza" di copiare l'idea. Si tratterebbe quindi di concordare con il Comune un progetto, che definisca quali marchi sono turisticamente interessanti per la nostra città. Tutti gli altri resterebbero sempre nella disponibilità della nostra amministrazione, sia per poterli utilizzare eventualmente in un secondo momento, sia per metterli nella disponibilità di altre città ed operatori turistici, previo pagamento di adeguate royalty".

Secondo Finarelli, le altre città che vogliono fregiarsi dell’appellativo “città degli innamorati” dovrebbero pagare un contributo a chi detiene il marchio registrato:

"A titolo d'esempio, Verona, città degli innamorati per eccellenza, ma anche Venezia, Firenze, Roma, Napoli e altre, con analoghe aspirazioni, non potrebbero più fregiarsi con questo appellativo. Per impedire loro di continuare a chiamarsi "città degli innamorati" bisognerebbe avviare nei loro confronti lunghe e logoranti azioni legali, i cui esiti sarebbero comunque positivi. Nell'immaginario collettivo però Verona, ma anche le altre, resterebbe la città degli innamorati, pertanto ritengo più saggio chiedere un adeguato compenso annuo, ovvero abbassare la richiesta economica ed ottenere da loro vincolanti accordi turistici, che garantiscano alla nostra città salutari afflussi di visitatori che, contrariamente ai nostri attuali ospiti mordi-e-fuggi che sporcano ed usurano la nostra Chieti, pernotterebbero e mangerebbero nelle nostre strutture e visiterebbero, valorizzandoli, i nostri tesori. Analoghi accordi sarebbero auspicabili con i principali operatori turistici".

Infine, il presidente dell’associazione motoristica ha avuto risposta dal sindaco Di Primio che:

"Ha dissentito sull'opportunità che il Comune di Chieti chieda ad altri comuni delle royalty conseguenti all'uso dei marchi. Rimango del mio avviso e chiedo comunque il parere di coloro che vorranno dare il proprio contributo di idee. Su un solo punto non sono disposto a transigere: questi marchi devono creare benessere alla nostra comunità".

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