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Associazione Salute è Diritto: "Perché solo Atessa ha l'ospedale di zona disagiata?"

Il sodalizio guardiese striglia la politica e gli impegni non rispettate negli ultimi mesi nei confronti dei cittadini di Guardiagrele

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

L'associazione "Salute è Diritto", a difesa dell'ospedale di Guardiagrele, dopo i recenti sviluppi riguardanti la riapertura dell'ospedale di Atessa riconvertito in ospedale di Zona Disagiata, si dichiara estremamente rammaricata nei confronti della politica locale e regionale, per il suo atteggiamento inerme nei confronti dell'ospedale di Guardiagrele.

Il sodalizio è sicuramente soddisfatto per il risultato ottenuto da Atessa. Non riesce però a spiegarsi come mai la politica non abbia dato alcuna risposta ai cittadini guardiesi, che da tempo ormai richiedono a gran voce la trasformazione di questo presidio. Eppure, la Regione stessa, nelle persone dell'assessore alla Sanità Silvio Paolucci e di altri esponenti della maggioranza, hanno votato lo scorso 8 maggio, presso il consiglio regionale dell'Aquila, una risoluzione nella quale la Regione Abruzzo si impegnava a riconoscere e "attuare" in tempi brevi il Presidio di Zona disagiata a Guardiagrele. 

Come mai, mentre per l'ospedale di Atessa, dove sono stati dettati tempi certi e modi precisi, per il presidio di Guardiagrele, ad oggi, nessuno si pronuncia? Se la Regione Abruzzo o la politica in generale, avesse qualcosa da dire a riguardo, perche non vengono a dirlo pubblicamente a Guardiagrele, cosicchè la cittadinanza tutta possa conoscere le motivazioni di questo lungo immobilismo?

Quello che è successo e che sta succedendo in questo periodo è sicuramente qualcosa che va oltre ogni logica di risparmio e di buona politica. Sono stati attuati procedimenti che mirano al completo abbandono del malato. Così, hanno costituito, da un lato, cittadini di serie A (coloro che hanno un ospedale) e dall'altro cittadini di serie B (coloro che non ce l'hanno e sono abbandonati a se stessi). 

Il sodalizio, infine, lancia, un appello a tutti i futuri esponenti politici regionali, dicendo loro che chiunque abbia buone intenzioni per la riapertura dell'Ospedale di Guardiagrele è ben accetto e ha tutti gli appoggi. 

L'associazione è nata a difesa di questo presidio e continuerà a fare gli interessi di esso stesso e di tutta la popolazione che ne fa uso e andrà avanti per ottenere questo obiettivo fino alla nausea.

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